“Costruire e pensare sono sempre, secondo il loro diverso modo, indispensabili per l’abitare. Entrambi sono però anche insufficienti all’abitare, fino a che attendono separatamente alle proprie attività, senza ascoltarsi l’un l’altro”. (M. Heidegger). Così, anche quando scegliamo una finestra per la nostra casa, consapevolmente o no, stiamo scegliendo un elemento attraverso il quale quotidianamente il mondo esterno entrerà nel nostro spazio e noi, a nostra volta proietteremo il nostro sguardo, il nostro pensiero, il nostro cuore verso l’altrove al di là del vetro. A differenza di una porta, infatti, che implica sempre un movimento orizzontale dei nostri passi da un pieno ad un altro pieno, la finestra mette in relazione un pieno con un vuoto, una stanza, ad esempio, con ciò che sta al di là della finestra, uno spazio sul quale non è più dato sostenere i propri passi, un confine invalicabile per il corpo ma attraversato dalla nostra mente e dalla nostra immaginazione.
In Alla finestra. Sguardi, soglie e fratture tra pittura e cinema, (Industria&Letteratura. 2023), Daniele Giustolisi, giornalista e poeta siciliano di nascita, emiliano d’adozione, indaga la presenza di questo particolare elemento costruttivo a partire dal pensiero filosofico, dalla pittura e dal cinema. Finestre come elementi reali e fantasmatici che ci raggiungono nel corso dei secoli attraverso tanti capolavori: dal pensiero di Aristotele a quello di Lacan, dalle finestre presenti nelle annunciazioni di Piero della Francesca e di Beato Angelico, passando per Magritte, Hitchcock e Pasolini, fino al ricorso a questo misterioso oggetto operato dagli inventori di Windows che hanno assunto la finestra ad iconico logo, oltre che ad introdurre tale vocabolo nel linguaggio informatico.
Quante finestre apriamo e chiudiamo compulsivamente dentro i nostri display ogni giorno? Milioni di schermi che si fanno a loro volta finestre che affacciano su cortili e paesaggi virtuali.
Consigliare e scegliere una finestra, allora, può trasformarsi in una nuova occasione per riflettere insieme sul significato e sull’importanza che essa riveste nel nostro quotidiano. Edilcommercio Srl insieme al suo partner Fossati Serramenti ha pensato di organizzare l’incontro di presentazione del libro di Daniele Giustolisi nella speranza di offrire spunti di riflessione e punti di osservazione che vadano ad arricchire il nostro rapporto con questi elementi così comuni della nostra quotidianità, che spesso diamo per scontati, ma che possono rappresentare, se vogliamo, le soglie per nuovi mondi da scoprire.
Daniele Giustolisi, Catania 1989. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia, si trasferisce a Bologna specializzandosi in Arti Visive. Giornalista e musicista, si occupa di studi e ricerche sui nuovi paradigmi della comunicazione culturale. Ha pubblicato articoli e saggi di letteratura siciliana contemporanea e uno studio monografico L’officina del vivere – Attraverso il diario di Angelo Fiore (Palermo, Centro Studi Angelo Fiore, 2018). Se poi dal buio uscisse il sole è stata la sua prima raccolta poetica (Roma, Il filo, 2010).
Erika Di Felice (1984), architetto e collaboratrice ai corsi di Storia dell’Architettura dell’Università di Chieti-Pescara.
Ha preso parte agli studi condotti dal Centro nazionale di Studi dannunziani di Pescara sul rapporto tra D’Annunzio e le città. Nel 2017 ha collaborato al volume The God box. Architettura per ogni preghiera (Di Felice Edizioni) con un contributo sull’architettura della sinagoga ebraica contemporanea.
Nel 2020 ha pubblicato Marcello Piacentini e Vincenzo Pilotti: i concorsi di architettura nell’Abruzzo della Grande Guerra (Di Felice Edizioni). Ha partecipato a vari concorsi nazionali di poesia e nel 2019 ha pubblicato la sua prima silloge Sulle labbra del silenzio (Arsenio Edizioni).
Sue poesie sono presenti nella raccolta I racconti di Macondo (Ianieri, 2020), Ventiventuno. Le forme del nostro tempo (Ianieri, 2021) e sulle riviste on line Voce del Verbo, Avamposto Poesia e Super Trumps Club.
Giovanni Tombari, dopo la maturità classica si laurea a Firenze dove rimane per alcuni anni maturando esperienze presso studi di progettazione. La più lunga e significativa è quella da Massimo e Gabriella Carmassi. Del 2002 è il suo ritorno a Grosseto. Affianca alla professione di architetto lo studio e la pubblicazione di volumi sull’edilizia e le architetture della città e del territorio. È coordinatore redazionale della rivista Architetture Grosseto. Dal 2009 al 2016 è stato consigliere dell’Ordine degli Architetti. Dal 2013 è Capo Delegazione Fai provinciale. È consigliere della Pro Loco di Grosseto e della Fondazione Le Radici di Seggiano.
ALLA FINESTRA.
Sguardi, soglie e fratture tra pittura e cinema (Industria & Letteratura, 2023).
Daniele Giustolisi
SABATO 11 NOVEMBRE 2023 – ORE 18,00
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POLO CULTURALE LE CLARISSE
Via Vinzaglio, 27, Grosseto.